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Immagine del redattoreRedazione TheMeltinPop

MAURO COVACICH

GENOVA BOOKPOP FESTIVAL:

3 domande sul Divenire



In un'attualità di profondi cambiamenti e di rapida trasformazione, Genova BookPop Festival - che si terrà nel capoluogo ligure dal 24 al 27 ottobre - si apre quest'anno al Divenire e si propone di indagarne le forme, i dubbi e i dissidi che porta con sé, le reazioni che provoca. Ma anche le scoperte, le opportunità, i nuovi orizzonti. Una pluralità di sguardi per trovare un percorso comune verso obiettivi comuni.


Per prepararci ad accogliere gli ospiti che per quattro giorni ci condurranno attraverso questo tema, Themeltinpop ha posto loro tre domande sul Divenire.


 

Mauro Covacich, nato a Trieste nel 1965, è autore della raccolta di racconti La sposa (Bompiani 2014, finalista Premio Strega) e di numerosi romanzi. Presso la Nave di Teseo ha pubblicato in una nuova edizione il “ciclo delle stelle” - A perdifiato (2003), Fiona (2005), Prima di sparire (2008), A nome tuo (2011, da cui Valeria Golino ha tratto il film Miele) - e a seguire La città interiore (2017, finalista Premio Campiello), Di chi è questo cuore (2019), L’avventura terrestre (2023) e il saggio Kafka (2024). E’ inoltre autore e interprete di tre monologhi, SvevoJoyceSaba, prodotti dal Teatro Stabile Friuli Venezia Giulia. Nel 1999 l’Università di Vienna gli ha conferito l’Abraham Woursell Award. Covacich collabora dal 1998 col Corriere della Sera e con altre testate giornalistiche. Ha inoltre realizzato per la Rai alcuni radio documentari e il radiodramma Safari. Attualmente vive a Roma.


Il rapporto tra Kafka e la lingua con cui si esprimeva può essere interpretato come una metafora del divenire dell'identità? In che modo l'uso di una lingua non materna ha influenzato la scrittura di Kafka e, di conseguenza, la sua percezione di sé e del mondo?


La scelta del tedesco ha radicalizzato la sua non appartenenza: non apparteneva alla religione ebraica (da agnostico), non apparteneva a Praga (ha agognato per tutta la vita Berlino), non apparteneva alla famiglia (di cui salva solo la sorella Ottla), non apparteneva all'ambiente delle assicurazioni (per le quali sarà comunque costretto a lavorare fino alla malattia), non apparteneva alla Boemia (preferendo non scrivere in ceco) né apparteneva al mondo tedesco (“non ho mai vissuto in mezzo a gente tedesca” dirà in una lettera a Milena). Kafka è l’incarnazione dello straniero, del dissidente. A proposito dei suoi racconti dirà: “E’ una letteratura zingara che ha rubato dalla culla il bambino tedesco”.


In un mondo in continua evoluzione, come percepiamo il concetto di divenire? È una costante inevitabile o una sfida da affrontare? In che modo il divenire influenza la nostra identità, le nostre relazioni e la nostra visione del futuro?


Chi lo sa.


Nel percorso personale, la scelta tra lasciare e trattenere è una decisione inevitabile ma a volte profondamente combattuta. Nella storia del tuo divenire come individuo, in che misura riesci a lasciare andare e in che misura finisci per trattenere?


Non saprei.


 

L'appuntamento di Genova BookPop Festival 2024 con Mauro Covacich sarà sabato 26 ottobre alle ore 18 ai Giardini Luzzati - Spazio Comune di Genova.

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