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Immagine del redattoreRedazione TheMeltinPop

Ma che musica maestro. Per un ricordo di Raffaella Carrà




"Ma che musica che musica che musica maestro!"

Chi si ricorda la deflagrante provocazione del Tuca Tuca; chi la gioiosa rivalità/complicità con Mina in Milleluci; chi si ricorda dell'irritante eppur magnetico vaso di fagioli o chi, ancora oggi, dice "carrambata" per indicare un incontro inatteso e felice; chi, almeno una volta nella vita, ha mosso la testa scuotendo i capelli "come faceva la Carrà". Sembra incredibile, ma c'è stata un po' di Carrà nella vita di ognuno di noi. Tutti l'abbiamo cantata, ballata, sognata, imitata, ci siamo ispirati a lei, l'abbiamo amata a dispetto dei tempi e delle mode (e quanto l'abbiamo amata Tiziano Ferro lo ha addirittura svelato in una canzone che è diventata a sua volta un tormentone pop).


Ci sono personaggi famosi di cui si parla e persone famose di cui si ricorda. Ad un giorno dalla sua scomparsa, tutti - e quando diciamo tutti intendiamo da qualunque testata giornalistica, italiana e straniera, ad un numero incalcolabile di utenti social - ricordano Raffaella Carrà, il personaggio, sì, ma soprattutto la persona.

Leggendo e ascoltando, ci si accorge che c'è qualcosa di diverso nel parlare di lei. Si postano le canzoni, le foto con il suo sorriso inimitabile, le interviste, le iconiche apparizioni in tv fasciata di lustrini, avveniristici costumi, piume e pailettes. Ma soprattutto di lei si postano ricordi, una valanga incredibile di ricordi.


La Carrà è, al di là di ogni dubbio, una persona che è entrata nella vita della gente. Certo, la Raffa ha fatto tante cose, ha cantato canzoni che sono diventate tormentoni senza tempo, ha rotto convenzioni televisive, ha spezzato confini generazionali, ha portato sullo schermo un modo allegro e scanzonato di essere sexy e femminile, dove il glamour era alla fine un divertimento da non prendere mai troppo sul serio. Questo è ciò che resterà nelle enciclopedie dedicate alla storia della televisione a cui indubbiamente ha saputo dare tanto. Ma per molti di noi resterà sempre legata ad un ricordo del tutto personale, un preciso momento, un evento, un incontro della vita.


Di lei spesso si è detto che è stata "un'icona pop". Ebbene, se questa definizione ha un senso, lei ha sicuramente contribuito a darglielo. Un'immagine scanzonata e popolare, geniale e autoironica, italianissima e internazionale, capace di insinuarsi nell'immaginario collettivo a tal punto da diventare un patrimonio per tutti.

Ora che se n'è andata, ci accorgiamo che è esistita una Raffa per ognuno di noi. Un ritornello, una mossa, una battuta, un modo splendidamente pop di interpretare la vita.

Qual è stata la vostra Raffaella Carrà?

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