DIZIONARIO DEL LUNEDÌ
propòsito s. m. [dal lat. proposĭtum, part. pass. «ciò ch’è posto innanzi»]. – 1. Fermo proponimento, volontà deliberata di fare una cosa, di comportarsi in un determinato modo
Per molti è il lunedì della ripresa delle attività, del ritorno a scuola o sul luogo di lavoro, del ritorno alla routine quotidiana. E il giorno in cui davanti a noi si spalancano le affamate fauci di mostri dall'aspetto terrificante: i nostri buoni propositi.
E sì, perché tutto quello che ci siamo ripromessi di fare nei giorni in cui abbiamo mangiato il pandoro perché non si sentisse offeso nei confronti del panettone e il torrone nei confronti dei datteri e il cioccolato fondente nei confronti di quello al latte; in cui abbiamo dormito fino a pensare di vivere a latitudini dove il giorno si congiunge con la notte; in cui abbiamo pronunciato la parola maratona davanti a ventisette serie tv di seguito (mettendo ai piedi scarpe da runners, beninteso); ecco tutti i "da lunedì solo sedano e finocchi, mi alzo alle cinque e corro per trenta minuti, inizio Guerra e pace" sono lì, davanti a noi, con un ghigno infernale, che ci aspettano.
E noi a far finta di non conoscerli.
In fondo esistono i buoni propositi, ma anche i cattivi e in quelli ci sentiamo sicuramente più versati. Poi i propositi sono qualcosa di molto duttile ed elastico, si possono anche cambiare o modificare un po' dall'originaria versione. C'è testardaggine a volte nel perseguire i propri propositi, come nell'inseguirli c'è una punta di persecuzione. Nel fare qualcosa di proposito non sempre siamo gentili, può sapere di aggressività e ingerenza "sono venuto qui proprio con il proposito di..."
Che dire quando qualcuno ci dice, ti devo parlare a proposito di una cosa. Se aspettiamo una promozione o una buona notizia saremo in ansia tanto come se temiamo un rimprovero o un'accusa. Sicuramente a proposito di quel proposito ci perderemo il sonno.
Sarà che poi quando incroci qualcuno che, invece di tirare dritto, si ferma e ti dice: "A proposito!", già ti vengono i sudori freddi e un cappotto da venti chili di sensi di colpa preventivi. Ci sono propositi che capitano davvero a sproposito.
In ogni caso nulla è più labile di un proposito. Domani ce ne saremo già dimenticati e altri arriveranno a sostituirli. Ma esiste un segreto per far sì che almeno qualcuno passi dalla coniugazione al futuro a quella al tempo presente: la dimensione.
Si può passare dalle lasagne con ragù di carne, salsiccia e besciamella a un piatto di spaghetti con le verdure; si può decidere di andare al lavoro lasciando a casa l'auto e camminare fino alla fermata dell'autobus; si può cominciare a leggere un articolo di giornale o un libro di racconti.
L'esagerazione è sempre maligna, da qualunque parte la si guardi. Quindi, ben vengano i propositi, ma, perché siano buoni, che possano stare comodi nelle nostre scarpe.
P. S. Siamo curiose, quali buoni propositi avete fatto? quali siete riusciti a trasformare in successi? qual è quello che vi accompagna sempre perseverando anche se sapete che in fondo non lo porterete mai a compimento?
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