stagione
[sta-gió-ne] s.f.
1 Ognuno dei quattro periodi in cui è diviso l'anno, in relazione alla posizione della Terra rispetto al Sole: s. primaverile, estiva, autunnale, invernale
2 Periodo dell'anno caratterizzato da particolari condizioni meteorologiche
Siamo ormai tutti d'accordo che non esiste più la mezza stagione. E forse nemmeno quella intera. Anche il succerdersi delle stagioni si è antropizzato e ci assomiglia sempre più: indeciso, capriccioso, indefinito, incapace di accettarsi per quello che è.
Esisteva un tempo - per la natura, come per l'uomo - una stagione per la semina e una per il raccolto, una stagione dei fiori e una stagione delle piogge. Non è più così: la primavera si confonde con l'autunno, l'inverno con l'estate, la stagione balneare finisce a novembre e la stagione sciistica a maggio inoltrato. Insomma, anche le stagioni si fanno il lifting e i ritocchini estetici per sembrare ciò che non sono.
Tutto è scombinato, privo di pazienza e di un sano desiderio. E non è più vero che ogni frutto ha la sua stagione. Aveva una sua poesia aspettare l'arrivo della stagione delle ciliegie o quella dei funghi, la stagione delle castagne e quella delle fragole. Era un modo per renderci capaci di sognare. Oggi il mercato globale ci offre di tutto per tutto l'anno - fragole a dicembre e castagne a giugno. Un'abbondanza di frutti senza gusto alcuno, perché privi del dolce sapore dell'attesa.
Anche il cambio di stagione degli armadi è diventato una cosa oltremodo complicata, non solo per chi non possiede un armadio a quattro stagioni: esce il sole, la temperatura si alza e dici "Ah, finalmente è arrivata la bella stagione, posso mettere via i maglioni di lana!"e, il giorno dopo, ci sono due gradi e nevica. Che poi il cambio degli armadi è un momento difficile già di suo, quando ti trovi davanti quella camicetta che portavi nel 1920, ma che "mi sembra di aver letto che torna la stagione del collo a losanga" o quei jeans in cui non ci entreresti neppure con l'uso di una gru per carichi speciali ma "vedrai che ancora qualche chilo perso e torna di nuovo la loro stagione". Abbiamo gli armadi pieni di cose comprate con avido entusiasmo nei saldi di fine stagione e che alla luce spietata dei fatti si rivelano "perfettamente" inutili. Impariamo dunque a liberarci delle cose che hanno fatto la loro stagione.
Se gli uomini tanto si prodigano per scombinarle e piegarle ai loro scopi, la natura invece si è regolata in un meccanismo di alternarsi delle stagioni, con un inizio e una fine. E il sistema ha sempre funzionato così bene che spesso ne abbiamo sfruttato la cadenza, così come accade con la stagione teatrale o la stagione lirica. Alta e bassa stagione sono ciò che regola i prezzi e determina le possibilità delle nostre vacanze e ci fa capire che esiste un uomo per tutte le stagioni, ma non stagioni per tutti gli uomini (e per tutti i portafogli).
"Mi sovvien l'eterno, E le morte stagioni, e la presente e viva", così cantava il buon Leopardi che di stagioni perdute se n'è viste scivolare parecchie tra le dita e conosceva bene il valore di viverle al momento giusto, tanto da metterci in guardia "Godi, fanciullo mio; stato soave, Stagion lieta è cotesta" . Anche il grande poeta s'intristiva per la vana attesa della stagione degli amori, che sembrava per lui non voler mai arrivare, nel susseguirsi rapido delle stagioni della vita.
D'altra parte il mutare delle stagioni è sempre stato fonte di ispirazione per poeti e musicisti di ogni tempo. Lo sa bene Vivaldi che con le sue Quattro stagioni ha creato la sua fortuna e la sua fama eterna e che - chissà - forse sarà un po' seccato di dover condividere con l'inventore della pizza quattro stagioni.
Quindi, se è vero che ormai siamo più interessati alla prossima stagione di Bridgerton con i suoi debutti per la Stagione che a ciò che accade al di là dei vetri della nostra finestra, dovremmo riflettere sul fatto che la natura ci offre sceneggiature ben più affascinanti e imprevedibili di quelle di Shonda Rhimes. Non esiste una cattiva stagione, ogni stagione è buona essere vissuta, abbandonando per una volta schermi grandi e piccoli, affrancandosi da divani e chaises longues, uscendo di casa e godendo delle imperdibili e uniche meraviglie che ogni stagione ci regala.
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